I LOMBARDI A CORLEONE :: MOSTRA VIRTUALE

Il trasferimento: cronache di una navigazione

Guillaume De Nangis, Gesta sanctae memoriae Ludovici regis Franciae auctore Guillelmo de Naugiaco, in Recueil des historiens des Gaules et de la France, t. XX, publié par MM. Daunou et Naudet, Paris, de l’Imprimerie Royale, 1840, pp. 444 e 445. (Alla p. 444 si descrive la navigazione di Luigi IX in rotta verso Tunisi durante l'ottava Crociata, la seconda da lui condotta, e i problemi di orientamento risolti grazie alla mappa mundi). ∞ Biblioteca Universitaria di Pavia: 9 M 5
Guillaume De Nangis, Gesta sanctae memoriae Ludovici regis Franciae auctore Guillelmo de Naugiaco, in Recueil des historiens des Gaules et de la France, t. XX, publié par MM. Daunou et Naudet, Paris, de l’Imprimerie Royale, 1840, pp. 444 e 445.
(Alla p. 444 si descrive la navigazione di Luigi IX in rotta verso Tunisi durante l'ottava Crociata, la seconda da lui condotta, e i problemi di orientamento risolti grazie alla mappa mundi)
∞ Biblioteca Universitaria di Pavia: 9 M 5

Non si sa dove i Lombardi si imbarcarono e quale rotta seguirono. Sono comunque da escludere tratti di viaggio troppo lunghi per via di terra, se si eccettua quello per raggiungere la costa.
Per ipotizzare le modalità del viaggio occorre rivolgersi a documenti diversi da quelli notarili.
La metà del Duecento è un’epoca di innovazione nel Mediterraneo, soprattutto per i mezzi e gli strumenti di navigazione. Fin dal secolo precedente, tuttavia, la navigazione verso la Sicilia e l’Africa di uomini e merci, anche in quantità rilevante, era frequente. Si pensi alle Crociate, in particolare alla quarta, ma anche ai viaggi di genovesi sulla costa settentrionale dell’Africa attestati nelle imbreviature di Giovanni Scriva alla metà del secolo XII.
Una pagina della cronaca dell’ottava crociata di Luigi IX, quella partita da Aigues Mortes e diretta a Tunisi, illustra tecniche e pericoli della navigazione su una rotta non lontana da quella ipotetica dei Lombardi. Di questo viaggio verso Tunisi ci parla il cronista Guglielmo de Nangis, monaco dell’abbazia di S. Denis presso Parigi dove, nell’ultimo quarto del Duecento, ricoprì l’incarico di custos cartarum. Morto verso il 1300, fu autore di un Chronicon della storia del mondo, compilato sui manoscritti conservati nel suo monastero, di cronache dei re Luigi IX (della quale abbiamo una versione antica in francese forse di Guglielmo stesso) e Filippo III l’Audace nonché di un Chronicon abbreviato dei re francesi, da lui stesso tradotto in francese. Il suo valore come cronista è testimoniato dall’editore ottocentesco, che lo definì «candidus historiae opifex».
Il passo riportato (in latino e in antico francese) narra i dubbi del re sulla rotta della flotta che doveva raggiungere Cagliari, punto d’incontro con altre squadre: il dubbio è sciolto consultando la mappa mundi.

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