I LOMBARDI A CORLEONE :: MOSTRA VIRTUALE

Curto e Pontecorono

I DOCUMENTO: 1285 maggio 12, Palermo. Palermo, Archivio di Stato, Diplomatico, Tabulario di S. Maria del Bosco di Calatamauro, perg. n. 7.
II DOCUMENTO: 1325 settembre 6, Corleone. Palermo, Archivio di Stato, Diplomatico, Tabulario di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, perg. 135
1285 maggio 12, Palermo
Palermo, Archivio di Stato, Diplomatico, Tabulario di S. Maria del Bosco di Calatamauro, perg. n. 7.
1325 settembre 6, Corleone
Palermo, Archivio di Stato, Diplomatico, Tabulario di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, perg. 135

Dalla seconda metà del XIV secolo nel panorama politico e sociale cittadino si distinsero i Curto e i Pontecorono. Tra i primi, più legati all’agricoltura e all’allevamento, personaggi di spicco furono il discretus vir Michele Curto, giudice nel 1339, e il miles Filippo Curto, ben inserito nelle attività finanziarie e in stretto rapporto con gli arcivescovi di Monreale. La famiglia Pontecorono, proveniente da Pontecurone (Tortona, provincia di Alessandria), era invece dedita al commercio via mare. Un certo Bertolino de Coriliono, habitator Pisarum, ad esempio, intratteneva intensi rapporti commerciali con la Toscana.
Un altro esponente importante dei Pontecorono fu Pietro, che spostò i propri interessi sulla terraferma arrivando a ricoprire la carica di giudice a Corleone per due volte (1324-1326, 1334-1337). A lui si deve, nella lunga guerra contro gli Angioini, la difesa della città dall’adventu infellicium hostium.

 

 

 

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