I LOMBARDI A CORLEONE :: MOSTRA VIRTUALE

Federico II e Bonifacio de Camerana

Jean Louis Alphonse Huillard-Bréholles, Historia diplomatica Frederici secundi, tomus VI, pars II, Parisiis, excudebat Henricus Plon, 1861, pp. 695 - 7 ∞ Biblioteca Universitaria di Pavia: 16 D 13
Jean Louis Alphonse Huillard-Bréholles, Historia diplomatica Friderici secundi, tomus VI, pars II, Parisiis, excudebat Henricus Plon, 1861, pp. 695 - 7
∞ Biblioteca Universitaria di Pavia: 16 D 13

Il ruolo dei Camerana nel quadro dell’élite corleonese è attestato anche negli anni successivi. Un documento pubblicato da Huillard-Bréholles e da lui datato al 20 febbraio 1249, la cui unica copia è contenuta in un manoscritto della Biblioteca Comunale di Palermo, ricorda per la prima volta il figlio di Oddone da Camerana, Bonifacio. In questo documento si legge che l’Imperatore assegnò il casale ed il castello di Militello, di proprietà dell’estinta famiglia Lentini, a Bonifacio in cambio di Corleone, recuperato al demanio per la sua importanza strategica. Inoltre, allo scoppio dei Vespri, Bonifacio di Camerana fu eletto Capitano del popolo di Corleone, coinvolta attivamente al fianco di Palermo nella rivolta antiangioina. Secondo il cronista Saba Malaspina egli sarebbe stato uno dei principali artefici delle operazioni militari per espellere i Francesi dalla regione. Bonifacio è attestato da altri documenti fino all’anno 1287, e si hanno notizie anche di altri Camerana che ricoprirono incarichi di rilievo.

 

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