I LOMBARDI A CORLEONE :: MOSTRA VIRTUALE

Retorica e poesia nel castello di Oramala

1217 gennaio 6, Oramala. Milano, Archivio di Stato, Fondo di Religione parte antica, monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro, cart. 6079. Pergamena originale. Edizione:  E. Barbieri, Notariato e documento notarile a Pavia (secoli XI-XIV), Firenze, La Nuova Italia, 1990, pp. 128-30; edizione, Appendice I: pp. 203-4, n. 19 e riproduzione alla tavola 22
1217 gennaio 6, Oramala
Milano, Archivio di Stato, Fondo di Religione parte antica, monastero di S. Pietro in Ciel d'Oro, cart. 6079. Pergamena originale

Edizione: Ezio Barbieri, Notariato e documento notarile a Pavia (secoli XI-XIV), Firenze, La Nuova Italia, 1990, pp. 128-30 (edizione nell’appendice I: pp. 203-4, n. 19 e riproduzione alla tavola 22)
∞ Biblioteca Universitaria di Pavia: Coll. Mod. 8º 263 ⁄ 58

 

All’interno della rocca di Oramala, in occasione di un’ambasciata del Comune di Pavia nel castello malaspiniano, durante i conflitti tra Pavia da una parte e Tortona e Alessandria (collegate con Milano) dall’altra, il marchese Corrado Malaspina concede un salvacondotto all’abate e ai monaci di S. Pietro in Ciel d’Oro di Pavia per raggiungere, attraverso i suoi domini, Alpepiana, nell’entroterra, a circa venti chilometri da Chiavari e Rapallo. Tra i testimoni ci sono gli ambasciatori pavesi, i fedeli del marchese e il notaio locale Giovanni de Prodio: nella rocca non esisteva neppure un embrione di cancelleria. Al pavese Girardo de Sancto Romano, straniero al seguito dell’ambasciata e sconosciuto nei territori del marchese, è affidato il compito di redigere un documento in forma di lettera per il salvacondotto. La lettera è redatta secondo gli schemi dell’ars dictandi, rispettando rigorosamente le forme di cortesia e di eleganza. Non manca un caso di cursus velox (cioč di prosa ritmica: «placùerit voluntàti»: vedi 1) segno di grande conoscenza del latino letterario e della retorica. Il marchese Corrado (vedi 2) è Corrado detto l’Antico, citato da Dante (Purgatorio, VIII, 115-129): nato verso il 1180, morì attorno al 1250. Nel 1221 procedette alla divisione dei domini tra i due rami della famiglia (l’altro era rappresentato da Opizzino), dando origine alla discendenza dello Spino Secco. Entrambi i rami furono molto vicini a Federico II. Oramala, luogo dove avviene l’incontro, è il castello di cui parlano Raimbaut de Vaqueiras, Aimeric de Peguilham, Albertet de Sisteron e Guilhelm de la Tor, tutti tranne il primo ancora viventi nel 1217, che frequentarono il castello tra il 1212 e il 1220, quindi proprio nel periodo di questo documento.

In Dante parla Corrado Malaspina detto il Giovane (morto nel 1194), nipote di Corrado l’Antico:
Fui chiamato Currado Malaspina;
non son l'antico, ma di lui discesi;
a' miei portai l'amor che qui raffina.

≈ Purgatorio, VIII, 118-120

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