I soggetti della raccolta di stampe pavesi sono strettamente legati alla storia della città e alla sua fisionomia urbanistica e architettonica.
Spesso si tratta di vedute della città a “volo di uccello”, anche se non mancano carte geografiche e raffigurazioni dì personaggi famosi. A queste si aggiungono alcune incisioni di argomento storico o leggendario che fanno riferimento a episodi di epoca longobarda.
incisioni
È estremamente difficile ricostruire l’origine del fondo perché la quasi totalità delle stampe è sprovvista di un numero di ingresso. L’ipotesi più plausibile è che la raccolta sia nata in seguito a singoli acquisti effettuati dai bibliotecari che ci hanno preceduto, unitamente a donazioni da parte di collezionisti privati.
Il fondo è stato studiato da Claudia Vassallo in La raccolta di "Stampe pavesi" della biblioteca Universitaria di Pavia: problemi critici, conservazione, tecniche, catalogo (tesi di laurea Anno Accademico 1984-85, relatore Prof. Maria Grazia Albertini Ottolenghi; collocazione CPav. Arte 9 / 2).