Nel febbraio 1871 Giovanni Capsoni, decideva di lasciarci in legato i suoi “libri di medicina, chirurgia, scienze affini, di varia statistica e letteratura” e tutto il materiale manoscritto e a stampa da lui raccolto nel corso della sua attività professionale. Realizzava così il suo desiderio di “vedere assicurato a perenne vantaggio del pubblico ciò che io ho acquistato, raccolto e conservato per oltre mezzo secolo in opere e giornali”.
libri a stampa
carte manoscritte
Del lascito Capsoni oggi è identificabile solo la parte relativa alle carte, perché le opere che vi erano incluse sono confluite nel nostro patrimonio librario.
Le carte sono riunite in 93 fascicoli e descritte in un inventario manoscritto completato nel 1952 e allegato all'Inventario del fondo Ticinesi.
Si tratta in prevalenza di appunti, studi, riassunti di opere, spogli bibliografici, cataloghi raccolti dallo stesso Capsoni.
Testimonianza di questa ampiezza di interessi è il materiale che egli stesso riunì con passione di studioso e di raccoglitore.
Nella fitta messe di documenti raccolti spiccano in particolare le ricerche compiute dallo stesso Capsoni e da altri studiosi sulle relazioni esistenti tra clima e morbilità e quelli relativi alle condizioni alimentari e igieniche della popolazione italiana.
Di particolare interesse sono inoltre gli appunti e le notazioni statistiche sugli ospedali lombardi e sui ricoveri per i malati di mente.