Gregorius PP. IX (Ugolino dei Conti di Segni), Decretalium libri V cum glossa. Venetiis, Bartholomaeus de Alexandria, Andrea De Asula et Mapheus de Salodio, 1482

La raccolta di incunaboli risale al 1848, data che ricaviamo dal suo primo inventario. Federico Ageno studiò questi libri preziosi realizzando il catalogo, pubblicato postumo nel 1954 a cura di Tullia Gasparrini Leporace.

702

volumi

La raccolta ha origine molto varia, anche se la provenienza più frequente può essere individuata nei monasteri, dalla Biblioteca della Certosa a quella del convento di S. Pietro in Ciel d’Oro. Altri incunaboli arrivarono a noi in seguito a importanti doni e acquisti: circa venti, ad esempio, facevano parte del fondo Corradi.

Tra i libri più rari:

  • Opera di Lattanzio (Roma, Sweynheym e Pannartz, 1468; collocazione 110 H 7)
  • Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna (Venezia, Aldo Manuzio, 1499; collocazione 112 H 9)
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Inventario degli incunaboli

Federico Ageno
Librorum saec. XV impressorum qui in publica Ticinensi bibliotheca adservantur catalogus
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