Milano, 1660 – 1736

Frate benedettino, Giovanni Gaspare Beretti entrò nel 1676 come professore nel monastero di S. Pietro in Gessate, ma ben presto gli fu affidato l’insegnamento della Filosofia e della Teologia nel Ginnasio di Pavia, dove stabilì la sua residenza.

Membro della commissione incaricata della ricognizione delle reliquie di S. Agostino rinvenute nella chiesa di S. Pietro in Ciel d’Oro, a difesa del responso di autenticità scrisse un’opera uscita nel 1700 a Milano, anonima come del resto tutte le sue successive pubblicazioni.

Nel 1701 iniziò una corrispondenza con il Muratori che da allora influenzò tutta la sua attività scientifica volta alla Diplomatica, Epigrafia, Numismatica medievale e Storia locale.

La sua opera più imponente fu De Italia medii aevi Dissertatio chorographica (Mediolani, Tip. Societatis Palatinae, 1727; collocazione 3 M 34), una dissertazione sulla topografia storica dell’Italia altomedievale che venne pubblicata a commento della Tabula Italiae graeco-longobardico-francicae annessa al decimo volume dei Rerum Italicarum Scriptores (collocazione Cons. 23 4).

Alla sua morte fu commemorato dal Muratori come “uno de’ miei più cari amici. Egli letterato de’ primi d’Italia; egli di un cuore generoso e onoratissimo al maggior segno”.