Questo scrigno di sapere e bellezza si apre con un magnifico frontespizio inciso che presenta una cornice ricca di figure allegoriche e strumenti medici. Sono però le tre tavole anatomiche a fare del volume un capolavoro: le loro immagini associano al sapere scientifico la concezione del corpo umano come luogo della glorificazione dell’opera di Dio in cui l’uomo può riconoscere la potenza divina e i limiti della propria esistenza.

Numerose le iscrizioni in latino, ebraico e greco, specialmente nella prima tavola in cui la stratificazione di codici linguistici, iconici e culturali è particolarmente complessa. La prima illustrazione comprende i corpi dell’uomo e della donna, ispirati all’incisione Adamo ed Eva (post 1504) di Albrecht Dürer (1471-1528): le due figure sono prive di arti, come le statue antiche, hanno fasce di drappeggio che si allungano sui loro inguini mentre un cartiglio con versetti biblici levita intorno alle loro teste.
La vulva è molto dettagliata: sotto la pancia distesa, si scoprono l’utero esterno con i suoi vari condotti, un feto avvolto dal liquido amniotico e infine la parete posteriore dell’utero.

(Estratto da “La vertigine delle liste vs l’ordine dei libri” (Nomos, 2025), catalogo della mostra allestita nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia nel 2024. (© Biblioteca Universitaria di Pavia – Tutti i diritti riservati)