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Dalla, come è profondo il mare di Enrico Impalà

14 Aprile 2023 | 17:00 - 18:30

Dalla, come è profondo il mare di Enrico Impalà - Locandina

Presentiamo Dalla, come è profondo il mare di Enrico Impalà (TS Edizioni, 2023). Giuseppe Caffulli dialoga con l’autore; intermezzi musicali di Matteo Callegari.

Lucio parlava di musica, viveva di musica, comunicava con la musica, la creava.

È sempre stato un tipo jazz, ma con un guizzo in più: il desiderio di uscire dallo scantinato buio e fumoso dove solitamente si celebra il rito esclusivo, per incontrare gente, tutta la gente.

Scrive l’autore: «Mi faceva sempre un gran bene vederlo in Tv. Mi aspettavo leggerezza e profondità. Ricordo quando Vincenzo Mollica, che Lucio chiamava amichevolmente Vinz, provò a intervistarlo per il Tg1, in occasione dell’uscita del disco 1983. Lucio lo spiazza sin dalle prime domande: risponde in grammelot, con fonemi. Dopo un piccolo “concertino” di risposte comincia a parlare normalmente, sempre comunque alla Lucio».

Lucio era uno che improvvisava senza sosta.
Ogni giorno era la versione inedita di sé, pur mantenendo in lui costanti riconoscibilissime: genialità e riflessione, misura e sregolatezza, sacro e profano, gioia e tristezza, solitudine e compagnia, parola buona e parola tagliente.

Ben lo descrive una sua frase, che l’autore cita nel suo libro, nel dialogo con Federico Fellini: «La musica è il drizzare la gobba ai gobbi. Io sono un contaminatore, sono un dilettante. Faccio la musica. E mi piace immaginare che la musica esca da un’altra macchina ferma a un semaforo; o dalla zella, dal marciume della vita quotidiana. La penso e la decodifico in questi termini. Non so una nota di musica. Eppure, vengo attivato dal pensiero che la mia canzone in questo momento la stanno ascoltando a Crotone e che due ragazzi la ascoltano; e fanno l’amore a Messina; o in Alto Adige. Questo mi esalta e mi porta a produrre il meglio per loro. Quindi a volte faccio anche delle nefandezze. Io sono un voyeur; dentro sono quasi niente. Divento qualcuno quando vedo qualcuno. Se io fossi solo in una stanza sarei veramente peggio di un vaso, o di un mobile. Quindi quando penso alla gente mi attivo. È un flusso, un’energia che mi viene immaginando quello che c’è fuori. Non sapendo suonare e non conoscendo la musica, mi rimane quello. Se mi immagino di cosa stanno discutendo in Argentina in questo momento; se mi immagino uno che si sta accendendo una sigaretta adesso, mi viene una tale paranoia che mi butto al piano, faccio un tango, e lo sogno. Sogno lo scalpiccio delle sue scarpe quando gira».

Dalla è stato un artista internazionale, un rivoluzionario vero; buttava tutto all’aria, e lo faceva con coscienza: sapeva cioè distinguere il bene dal male.

Per questo si considerava un grande peccatore, e lo confessava regolarmente. Sapeva perdonare e farsi perdonare, anche se a volte l’operazione non andava a buon fine. Lucio è stato un grande cantore di bassezze e altezze umane. Un innamorato del mondo che sapeva far innamorare.

A ottant’anni dalla nascita del cantautore bolognese, Enrico Impalà, grande conoscitore della sua opera, la attraversa mettendo in luce la figura di un poeta dell’amore gratuito, che ha cantato il mistero e la bellezza della vita, senza mai distaccarla dalla sua complessità e dai suoi drammi.

Enrico Impalà

Enrico Impalà è uno scrittore e formatore appassionato di spiritualità. Laureato in Teologia spirituale delle religioni, il suo amore per i mistici e la musica lo ha condotto a conoscere, a incontrare e ad assaporare l’universo di Lucio Dalla.

Per TS Edizioni ha pubblicato Battiato. La stagione dell’amore (2022). Vive e lavora a Pavia.

Giuseppe Caffulli

Giuseppe Caffulli, giornalista, collaboratore di quotidiani e periodici, ha realizzato reportage in diversi continenti.

Nel 2005 ha vinto il concorso letterario nazionale “Volontari per i diritti” e nel 2007 ha ricevuto il “Premio giornalistico Giuliano Ragno”.

Ha scritto saggi su vari argomenti e racconti per l’infanzia (per Edizioni Terra Santa ricordiamo Storia della gatta Eméline e Un gatto nella mangiatoia).

Matteo Callegari

Matteo Callegari, pavese, è uno degli interpreti più apprezzati di molti repertori diversi.

Vanta collaborazioni con Ellade Bandini, Rachel Z e Jerry Marotta, ed esibizioni al Blue Note di Milano.

Ha partecipato a diversi progetti monografici dedicati a De Andrè, Dalla, Genesis, Peter Gabriel, Frank Zappa, e si esibisce regolarmente con uno spettacolo sui grandi songwriter americani.

Rassegna stampa

Comunicato stampa – 300 kb
Locandina – 107 kb
Copertina – 104 kb
Articolo tratto da “La provincia pavese” dell’11 aprile 2023 – 115 kb

Dettagli

Data:
14 Aprile 2023
Ora:
17:00 - 18:30
Categorie Evento:
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Tag Evento:
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Luogo

Salone Teresiano