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Libro tanto affascinante, quanto complesso e raffinato dal punto di vista tipografico, la Metamétrica di Caramuel è uno splendido esempio di abbinamento di logos e immagine, secondo le misure di un manierismo tardobarocco che si incapriccia nel creare analogie e legami tra il visto e il detto (scritto o pronunciato), e un enciclopedismo di stampo lulliano. Poesia enigmistica, forse, ma comunque poesia, è quella che scorre attraverso le tavole dei volumi della Metamétrica, i cui labirinti ci appaiono l’approdo estremo, viaggio senza ritorno, del Barocco. A certi scaltriti studiosi della poesia visuale, per cui la Metamétrica è testo repertoriale e di riferimento, il libro è parso tipograficamente arruffato; ma sarà più generoso apprezzare quanto sia spesso riuscita la stampa di questi splendidi disegni di parole.
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Caramuel Lobkowitz, Juan Ioannis Caramuelis primus calamus ob oculis ponens metametricam … Romae, Fabius Falconius excudebat, 1663. 2 v. ill., tav. fol. 160 N 1 Nota: annotazioni. Il v. 1 è mutilo delle ultime 4 c. (di cui 2 bianche) |
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