Il chiaroscuro delle carceri. Il percorso del detenuto dall'ingresso alla cella :: mostra virtuale

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Scienza della prigioni

Martino Betrani Scalia, La riforma penitenziaria in Italia. Studi e proposte. Roma, Artero, 1879; Biblioteca Universitaria di Pavia: Banc. 38 A 48

Affermato dai pensatori illuministi il principio della pena come rieducazione, si impone una diversa concezione della fase esecutiva della sanzione, che è caratterizzata dalla osservazione dei detenuti e dal loro impegno in attività lavorative nonché da un minimo di benessere fisico. Alla realizzazione di questi principi si dedica la Scienza delle prigioni, di cui proprio in Italia si hanno le più importanti e significative espressioni, che si è pensato di mettere in mostra accanto alle fotografie scattate nel carcere di San Vittore per testimoniare quanto la tematica del carcere sia risalente nel tempo e quanta rilevanza avesse assunto tra gli studiosi, tanto appunto da essere oggetto di una scienza.

Cesare Lombroso, L’uomo delinquente in rapporto all’antropologia, alla giurisprudenza e alle discipline carcerarie. 5 ed., Torino, Bocca, 1896; Biblioteca Universitaria di Pavia: 70 H 11⁄1

Sulla base della ricognizione delle condizioni delle carceri esistenti, operata ad esempio da Petitti di Roreto (nel 1840) e da Beltrani Scalia (nel 1867), si mira a individuare nuovi strumenti: dal presupposto che le "orribili condizioni delle prigioni" siano la causa del persistere della delinquenza discende che su queste bisogna incidere con programmi volti a redimere i condannati. Estranea a questa analisi è l’indagine sulle cause della devianza, che viene considerata come un fatto ineliminabile. Si raccomanda, quindi, di incidere sulla organizzazione delle prigioni, sul regime di vita dei reclusi, che deve essere caratterizzato dall’isolamento non continuato (per non indurre stati di follia), dal lavoro e dall’istruzione.

Gian Domenico Romagnosi, Genesi del giritto penale. 4 ed. con nuovi documenti illustrativi, Firenze, Piatti, 1832; Biblioteca Universitaria di Pavia: 37 M 11⁄1

E si devono assicurare condizioni, seppur minime, di benessere fisico, igienico e sanitario . Funzionale alla attuazione di questi principi è la costruzione di nuove strutture edilizie sul modello del panopticon ideato da Jeremy Bentham nel 1791 : proprio San Vittore ne è un esempio, con la sua pianta stellare (o a raggiera) che permetteva ad un solo sorvegliante, attraverso un sapiente gioco di specchi e di ombre, di controllare tutte le celle.

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