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È il tipografo di Anversa Cristoforo Plantino, nel secondo Cinquecento, a fissare il prototipo di frontespizio inciso che dominerà in Spagna nel XVI e XVII secolo: strutture architettoniche a inquadrare la pagina, impianto allegorico, le informazioni divenute di legge nel 1558 non composte a caratteri mobili, ma pure incise. Il manuale per sordomuti di Juan Pablo Bonet (1620) e il trattato di diritto ispanoamericano di Solòrzano Pereira (1629), entrambi stampati a Madrid, ne offrono un ottimo esempio: più barroco e carico il secondo, nell’allegoria dominata dal re che gioca con il mondo; e ancora rinascimentale (e imbrigliato in una logica emblematica ferrea, che unisce autore e dedicatario) il primo. Per altro, il trattato di Bonet è notevole per la cura con cui rappresenta la posizione delle mani, molto più precisa e attenta alla prospettiva rispetto al Refugium peccatorum del 1593, che ne costituisce il più immediato precedente.
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Bonet, Juan Pablo Reduction de las letras, y arte para enseñar a ablar los mudos. Por Iuan Pablo Bonet Barletserbant de Su Magestad entretenido cerca la persona del capitan gen. dela artilleria de España y secretario del condestable de Castilla … En Madrid, por Francisco Abarca de Angulo, 1620. [28], 308, [8] p. front. inc., tav. 4º 162 I 5 a Nota: mutilo di una c. bianca del primo fascicolo. |
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