Dopo la morte di Albrecht von Haller, nel luglio del 1778, il governo austriaco riuscì ad acquistarne la preziosa biblioteca, grazie alla mediazione del conte Wenzel Anton Kaunitz e all’interessamento dello stesso Giuseppe II.
Giunto alla Biblioteca Braidense di Milano il fondo, che avrebbe dovuto rimanere intatto e unito secondo il desiderio degli eredi, confluì nel più ampio patrimonio librario della biblioteca, perdendo così la sua fisionomia.
Nello stesso tempo la decisione del governo austriaco di inviare alle altre biblioteche governative della Lombardia i duplicati delle opere presenti nella raccolta del medico bernese causò ulteriori confusioni e disguidi e portò alla dispersione del fondo tra le biblioteche di Milano, Pavia, Mantova, Cremona e Lodi.
Alla nostra biblioteca, privilegiata dalla politica governativa austriaca, arrivarono
volumi
dissertazioni
I titoli halleriani che conserviamo sono in gran parte duplicati di volumi presenti alla Braidense o edizioni diverse degli stessi.
Tuttavia è possibile trovare anche edizioni rare e di pregio come un prezioso Medicinarius di Hieronymus Brunschwig, pubblicato a Strasburgo nel 1505 (collocazione Rari D 14) e l’lsagoge di Jacopo Berengario, pubblicato a Bologna nel 1522 (collocazione 51 K 17).
Un destino curioso ha poi fatto sì che fossero riservati allo studio pavese i testi fondamentali dell’embriologia settecentesca, come i lavori di Antoine Maitrejan, Daniel Tauvry, Caspar Friedrich Wolff.
Tra gli argomenti trattati dalle opere halleriane nel nostro patrimonio spiccano:
- storia naturale
- botanica
- fisica
- chimica
- farmacopea
- anatomia umana
- fisiologia.
Il fondo conserva anche dissertazioni, in genere prolusioni accademiche, epistole gratulatorie, programmata, dissertationes inaugurales, tesi discusse nei più importanti atenei europei tra il XVII e il XVIII secolo. Le singole dissertazioni, essenzialmente di argomento medico, sono raccolte in volumi miscellanei.
Il patrimonio halleriano è descritto nel Catalogo del fondo Haller della Biblioteca nazionale Braidense di Milano, a cura di Maria Teresa Monti, pubblicato a Milano da F. Angeli (collocazione Bibl. L 23). Naturalmente il fondo è descritto, anche nel catalogo alfabetico per autori e titoli di opere anonime, a schede, disponibile all'ingresso della biblioteca.