ACCADEMIA FILARMONICA FORTINI

Accademia Filarmonica Fortini
Accademia Filarmonica Fortini


HOME PAGE INTRODUZIONE LE SEDI I REGOLAMENTI LA CAUSA LEGALE LE ATTIVITÀ
IL TEATRO GLI ASSOCIATI I PERSONAGGI DOCUMENTI BIBLIOGRAFIA CREDITI



LA CAUSA LEGALE




Copia della causa Fortini, 18 marzo 1787. Biblioteca Civica Bonetta di Pavia, Accademia Fortini fasc. 37.1a
Copia della causa Fortini, 18 marzo 1787
dove si dichiara che l’Accademia è attiva
a Pavia da 40 anni
Biblioteca Civica Bonetta di Pavia
Accademia Fortini fasc. 37.1a


Copia del testamento Fortini. Biblioteca Civica Bonetta di Pavia, Accademia Fortini fasc. 37.1d
Copia del testamento Fortini
allegata agli atti della causa, p. 1
Biblioteca Civica Bonetta di Pavia
Accademia Fortini fasc. 37.1d


Copia del testamento Fortini  p. 12 con il lascito del cembalo. Biblioteca Civica Bonetta di Pavia, Accademia Fortini fasc. 37.1d
Copia del testamento Fortini
p. 12 con il lascito del cembalo
Biblioteca Civica Bonetta di Pavia
Accademia Fortini fasc. 37.1d
Nel 1785, alla morte del Fortini, l’Accademia fu coinvolta nella causa con gli eredi del canonico, Pietro Rossi e Chiara De Paoli, che si rifiutarono di attuare le disposizioni testamentarie del loro parente. La causa, che si trascinò per diversi anni tra sentenze e appelli e si concluse solo il 19 giugno 1793, ostacolò la normale attività dei Filarmonici, i quali, in una memoria del 1791 per l’ultimo appello del processo, si lamentarono del fatto che: «Sono cinque anni e più che gli Accademici supplicanti sono tiranneggiati dall’insistenza degli avversari e sono altrettanti anni che la città di Pavia è priva del nobile e virtuoso trattenimento della Musica che li viene decorosamente arrecato dalla suddetta Accademia».
Gli atti del processo costituiscono una fonte storica fondamentale, in quanto riportano notizie sull’Accademia Fortini che non sono presenti in altri documenti. Da una carta del 1787, ad esempio, apprendiamo che l’Accademia filarmonica esisteva a Pavia giàda quarant’anni, e che ne facevano parte nobili, borghesi (ossia membri del cosiddetto «ceto civile») ed ecclesiastici, oltre che studenti universitari appassionati di musica: «Desiderando il canonico Don Girolamo Fortini che per la di lui morte non venisse a cessare alla Città di Pavia sua patria l’utile e studioso trattenimento di un’Accademia filarmonica da esso in sua Casa già da quarant’anni instituita e composta da Patrizi e altre Persone civili, e Religiose, che servisse anche ne’ giorni feriali d’onesto divertimento a studenti della Regia Università, come si prova dalla testimonianza di tutta la città».
Agli atti della causa è anche allegata una copia del testamento che include la descrizione dei beni che il canonico aveva lasciato in eredit6agrave; all’Accademia, ovvero l’«inventario di tutti li mobili esistenti nella sala grande inferiore e due camerini annessi [...] lasciati alla pubblica Accademia de’ Signori Filarmonici in perpetuo». Tra i vari oggetti, troviamo «un cembalo fornito inverniciato al di sopra di verde, con sotto il suo tripiede di noce intagliato dipinto di nero», diversi disegni incorniciati di argomento musicale e una tavola con le regole per accompagnare il canto fermo.
Le carte processuali sono conservate in Biblioteca Civica Bonetta, Accademia Fortini 37 fasc.1, olim Rep. Mus. N. 95, Sez. A/72 e Cartella VI Rep. N. 132 e in Biblioteca Universitaria Miscellanea Belcredi 4/18 e Miscellanea in Folio T 92 nn. 9-12.





Atti della causa dell’Accademia Filarmonica vs. Eredi Fortini. Biblioteca Universitaria di Pavia, Miscellanea in Folio T 92 n.10b
Atti della causa dell’Accademia
Filarmonica vs. Eredi Fortini

Biblioteca Universitaria di Pavia
Miscellanea in Folio T 92 n.10b
Motivazioni della sentenza d’appello della causa Accademia Filarmonica vs. eredi Fortini. Biblioteca Universitaria di Pavia, Miscellanea Belcredi 4/18
Motivazioni della sentenza d’appello
della causa Accademia Filarmonica
vs. eredi Fortini

Biblioteca Universitaria di Pavia
Miscellanea Belcredi 4/18
Torna alla pagina iniziale