Viviana Gabrini, Peccato che sia un vizio

Per la rubrica Il libro della settimana presentiamo Peccato che sia un vizio di Viviana Gabrini (Prospero Editore, 2020). Con l’autrice ne parlano Marco Ruggeri, Italo Maroni e Antonella Campagna.

“Che cos’è il bene? Che cos’è il male? Cosa fa di un vizio un peccato? Chi sono i buoni? E i cattivi? Con la sua scrittura ironica e dissacrante, lucida e divertente Viviana Gabrini sovverte le regole e fa esplodere il mondo. Con grande stile” (Barbara Garlaschelli)

Peccato che sia un vizio è una raccolta di racconti brevi, il cui filo conduttore sono le debolezze dell’animo umano, i vizi e i peccati che forse, a dirla tutta, non sono sempre così riprovevoli.

“Il suo nome è Mario ma tutti, da anni, lo chiamano ilbuonoilbruttoeilcattivo perché conosce a memoria tutte le battute del film e ama farne sfoggio in ogni occasione.
La sera prima, dopo aver perso una partita a briscola contro Gianni l’ubriacone e i suoi cognati, aveva commentato: “Che ingrato… con tutte le volte che ti ho salvato la vita!”.

Viviana Gabrini

Viviana E. Gabrini è un’attrice e tiene laboratori di lettura scenica. Ha pubblicato i racconti I fili di Arianna (Primula Ed., 2015) ed è presente in diverse antologie, fra cui In viaggio (Ediz. del Gattaccio, 2017), Di mari e tempeste (Ediz. del Gattaccio, 2018), AltriVolti (Sdiario, 2018), Con-Tatto (2020). Con Prospero Editore oltra ad aver pubblicato la raccolta Peccato che sia un vizio (2020) e ha partecipato all’antologia Anch’io. Storie di donne al limite (2021).

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Rassegna stampa

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