Discendente di un'illustre famiglia di studiosi di Cesena, professore di Archeologia, Numismatica e Diplomatica dal 1819 al 1842 e Rettore dell'Università di Pavia nel 1836-37, Pier Vittorio Aldini aveva raccolto, con gran dispendio di capitali, numerosi manoscritti con l'intento di preservarli dal rischio di fuga oltralpe.

La condizione economicamente non brillante di professore universitario lo indusse a cedere la sua preziosa collezione: invece di disfarsene pezzo per pezzo preferì cederla a noi preservandola così dall'essere disgregata.

La trattativa, condotta dal direttore Luigi Lanfranchi, fu lunga e difficile e si concluse positivamente solo nel 1841.